Sono trascorsi 76 anni da quando è finita l’ultima guerra mondiale mettendo “fine” all’orrore dei lager nazisti. Moltissimi non sono tornati, uccisi dalla “bestia umana”. I superstiti hanno affrontato un lungo, faticoso viaggio per ritornare al mondo. Accolti spesso come fantasmi smarriti nella memoria di chi li vedeva tornare. Fra questi Primo Levi. Sono trascorsi 700 anni dalla morte di Dante. I versi di Dante nel freddo orrore del lager, parole come piccole fiamme di umanità, oltre le barriere delle lingue, delle nazionalità, delle differenze, poesia per l’anima che non muore.

Federico Caiazzo

Il 27 gennaio, giorno della memoria, in questo tempo di resistenza aggredito dalla pandemia, TILT riprende quel “Viaggio di Ulisse” che Primo Levi cerca di raccontare a Jean, suo giovane compagno di prigionia. Lo proponiamo in un breve video con la lettura e l’interpretazione di Federico Caiazzo. Il passato ci parla.

La breve sintesi del testo “Il canto di Ulisse” da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, che sentirete, “suona” come una metafora di riflessione sul passato e sul presente.

Da mercoledì 27 gennaio alle 11 lo trovate sulla pagina Facebook di T.I.L.T..

Abbiamo sempre tenuta viva la memoria. Lo faremo anche quest’anno alle condizioni che ci sono consentite.